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L’ecommerce ha registrato un boom durante la pandemia e secondo alcune stime, a fine 2020 il settore registrerà una crescita mondiale del 55%.

Intanto, i clienti di shop digitali in Italia sono triplicatidall’inizio del 2020 a fine maggio sono stati circa 2 milioni gli e-consumers, contro i 700.000 dello stesso periodo del 2019.

È innegabile: il digital retail è entrato nella quotidianità di tantissime persone per cause di forza maggiore, ora che la fase 1 della pandemia è archiviata, l’oggettiva comodità dell’acquisto via web fa immaginare che una buona parte dei nuovi user si fidelizzerà a questo tipo di acquisto.

Il lockdown ha imposto anche un cambio di marcia riguardo ai pagamenti elettrononici, specie fra chi gestisce una piccola bottega di quartiere e ha sempre temuto i ricarichi dell’e-payment. Nel periodo di quarantena ad esempio Satispay ha dichiarato un +30% di esercenti aderenti al circuito, rafforzandosi quale maggior player del settore in territorio nazionale.

In un anno sono triplicate le strisciate digitali anche fra chi era quasi forzato all’uso dei contanti, pensiamo a chi fa consegne a domicilio e ai servizi “ambulanti” (food truck, artigianali non stanziali…).

Molti sono ancora però i negozi e le botteghe che ignorano l’ecommerce – e così facendo rischiano di perdersi fette di clientela crescenti, oltre a farsi trovare impreparati nel caso di un nuovo lockdown.

Di k2o